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Il Blog di Angelo Petrosino

Lunedì, 24 settembre 2018

Ai ragazzi

Come si diventa scrittori?

Diciamo subito una cosa. Diventare scrittori non è il destino di alcuni. Può invece essere un privilegio di tanti.

Insomma, scrittori non si nasce, si diventa. Prendete me. Se qualcuno da piccolo mi avesse chiesto: "Cosa vorrai fare da grande?", avrei potuto rispondere qualsiasi cosa, ma non: "Vorrò fare lo scrittore".

Figuriamoci. Sono cresciuto tra persone che erano andate solo qualche anno a scuola e in buona parte non sapevano né leggere né scrivere. Sto parlando di più di sessanta anni fa, badate, quando l'Italia era molto diversa da oggi.

Eppure finora ho scritto decine e decine di libri.

Ho cominciato a desiderare di fare lo scrittore intorno ai 14 anni e ho coltivato con tenacia questo sogno scrivendo solo per me fino ai 40 anni, riempiendo quaderni e quaderni di pensieri, di storie e di poesie.

Poi, finalmente, è uscito il mio primo libro di racconti. E da allora non mi sono più fermato.

A chi mi dice di voler fare lo scrittore o la scrittrice, raccomando di non aver fretta di pubblicare quello che scrive. A scrivere bene si impara col tempo, a scrivere con chiarezza ci vuole fatica.

E leggere aiuta molto. Leggete gli scrittori che amate. All'inizio copiateli, imitateli. Più tardi acquisterete uno stile tutto vostro, se ci riuscite.

Ma attenzione. Non basta leggere per diventare scrittori. Bisogna soprattutto vivere. Che significa? Vuol dire che dovete fare tante esperienze, che dovete imparare ad osservare gli altri, a ragionare con la loro testa, a provare le loro emozioni, a scoprire i loro segreti più nascosti.

Ne parliamo ancora, d'accordo?