la pagina di valentina
la pagina di antonio

Il Blog di Angelo Petrosino

Giovedì, 04 ottobre 2018

Ai ragazzi

La generosità di Tazio

Ieri ho fatto un accenno a Tazio, l'amico del cuore di Valentina, come sanno le lettrici e i lettori dei miei libri.

Tazio è stato un mio alunno e aveva proprio le qualità che gli attribuisco nelle mie storie. È a lui che mi sono ispirato per creare un personaggio tanto amato dalle bambine e dalle ragazze.

Tazio era innanzitutto un bambino generoso. Negli anni in cui è stato mio alunno, avevamo nella nostra classe un bambino costretto a vivere su una sedia rotelle. Si chiamava Michele, poteva fare solo pochi movimenti con le braccia, non era in grado di parlare e di mangiare da solo. Dunque doveva essere accudito in tutti i suoi bisogni principali.

Durante la ricreazione, Tazio rinunciava a giocare con gli altri, afferrava i manici della sedia a rotelle di Michele e la spingeva lungo i sentierini del nostro ampio cortile. E al suo compagno in carrozzina faceva fare le esperienze che non avrebbe mai potuto fare da solo: sfiorare la guancia con un filo d'erba, annusare la resina di un pino, sostare sotto la chioma pendula di un salice, osservare da vicino una cetonia o una coccinella.

In classe, invece, Tazio prendeva posto vicino alla sedia di Michele, gli afferrava una mano e l'accompagnava nel disegnare una cosa qualsiasi.

Michele, che non poteva parlare, gli manifestava la sua riconoscenza con un sorriso.

"Grazie, Tazio" dicevo al mio meraviglioso alunno.

"E di che, maestro?"

Già, di che? Aiutare gli altri dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo. E bisogna cominciare da chi ci sta più vicino, perché lo conosciamo meglio, perché possiamo guardarlo negli occhi, perché condividiamo le nostre giornate con lui.

Proprio come succede a scuola.