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Il Blog di Angelo Petrosino

Giovedì, 27 dicembre 2018

Ai ragazzi

Perché piace un libro

Quando finite di leggere un libro che vi è piaciuto, chiedetevi perché vi è piaciuto.

Perché era avventuroso? Perché vi ha divertito? Perché vi ha sorpreso con le sue trovate? Perché vi ha emozionato? Perché vi ha fatto addirittura piangere? Perché ha suscitato in voi dei ricordi smarriti? Perché vi ha fatto ripensare a un luogo che avete visitato o che vi è caro? Perché vi ha fatto venire dei pensieri nuovi? Perché vi ha fatto approfondire dei sentimenti sui quali fino a quel momento vi eravate soffermati poco? Perché vi siete riconosciuti in uno dei personaggi dei quali il libro parla? O vi siete innamorati di uno che vi ha fatto desiderare di essere come lui(o come lei)? Perché, infine, vi ha cambiato un po' la vita?

Quante cose ci succedono quando leggiamo un libro che ci avvince, ci prende, ci esalta e ci fa viaggiare dal nostro mondo a un altro con ripetuti viaggi di andata e ritorno.

E ogni volta che torniamo siamo un po' diversi da com'eravamo quando siamo partiti.

Tutto questo accade grazie alle parole, al modo in cui ha saputo incatenarle lo scrittore, costruendo storie, vicende, personaggi cui si vorrebbe stringere la mano e che diventano amici più solidi di quelli che incontriamo tutti i giorni a scuola o in un parco giochi.

A volte la gioia che regala un libro è tale, che si vorrebbe averlo scritto noi. E qualcuno comincia a concepire il sogno di diventare scrittore un giorno.

Un sogno per realizzare il quale ci vogliono costanza, passione, curiosità, interesse per gli altri. In conclusione, amore per la vita in tutti i suoi aspetti, quando ci sembra meravigliosa e quando ci appare grigia.