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Lestate di Valentina

L'estate di Valentina

2002, Edizioni Piemme - Milano

Rumore di scodelle, tintinnio di bicchieri…

Rumore di scodelle, tintinnio di bicchieri, posate che sbattono, latte che bolle, acqua che scroscia, acciottolio di piatti. Mia madre è in cucina e sta preparando la colazione.
Io, invece, mi sono appena svegliata e me ne sto accoccolata nel letto. Mi alzo o non mi alzo? Decido di pensarci un po'. Me lo posso permettere, perché ormai non devo più andare a scuola. Gli esami sono finiti e le vacanze sono cominciate da più di una settimana.
Che bellezza! Niente più sveglia all'alba, niente più corse in bagno, niente più colazioni consumate in fretta.
Do un'occhiata all'orologio sul mio comodino. Le otto e un quarto. Accidenti, quanto ho dormito! Dev'essere la stanchezza delle ultime settimane.
Sbadiglio e grido: _ Mamma, sto per alzarmi!
_Fai pure con comodo, Valentina.
_Sei già pronta per andare al mercato?
_Quasi.
_Allora aspettami. Faccio colazione e vengo con te.
Mio fratello si rigira nel letto, nasconde la testa sotto il cuscino e borbotta: _ Volete smetterla di gridare? Non si può mai dormire in pace in questa casa.
Alice esce dalla cesta, si stira, miagola e salta sul mio letto.
_Ciao, Alice, com'è il tempo?
Ma è inutile chiederglielo. Il sole penetra dalle fessure delle tapparelle e getta raggi luminosi nella stanza.
Alice si avvicina al mio viso, e io l'avverto: _ Guarda che non voglio essere leccata.
Ma lei si limita ad annusarmi e con una zampa mi tocca un braccio. Poi balza a terra, mi guarda con occhi fissi e aspetta…Aspetta che mi alzi e vada a riempire di croccantini la sua scodella. Poi c'è l'acqua da cambiare e forse la sabbia da sostituire…
Allora getto via coperta e lenzuolo, allargo le braccia e dico: _ Buongiorno, mondo. Regalami una bella giornata.