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© Angelo Petrosino. E' vietato riprodurre su altri siti o piattaforme anche piccole parti del testo senza il consenso esplicito dell'autore. Le illustrazioni sono di Sara Not e protette da copyright.

LE AVVENTURE DELLA GATTA LUDOVICA

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Lettere ad Angelo e Ludovica

Buon giorno signor Angelo,
siamo gli alunni della classe 4°C scuola primaria dell'Istituto C. S.Pertini di Torino.
Ci piace tantissimo la storia della gatta Ludovica e siamo in attesa di sapere come finirà .
Noi leggiamo la storia e stiamo disegnando molti disegni sulla storia della " gatta Ludovica" .
Una di noi, Sofia, ha dipinto un quadro di uno dei suoi 6 gatti, il preferito: sta creando un fumetto e ci disegnerà anche la gatta Ludovica.
Non vediamo l'ora di conoscerla.
Cari saluti
Gli alunni della classe 4°C

Cari bambini,
sono felice del vostro entusiasmo per le AVVENTURE DELLA GATTA LUDOVICA.
E mi fa molto piacere vedere che la lettura vi spinge a commentarla con altri lavori, per esempio con i vostri disegni e con l'attività di Sofia, che dev'essere davvero brava, da quello che capisco.
Avevo un alunno che probabilmente le somigliava e che mi sorprendeva sempre con la sua bravura nel disegnare e dipingere, senza che io o altri glielo avessimo insegnato.
Vi incontrerò volentieri il mese prossimo e parleremo sia del LIBRO CUORE DI VALENTINA sia del nuovo libro A SCUOLA DI ENIGMISTICA.
Ma ho un'altra sorpresa in serbo per voi.
A presto

Caro collega,
poco fa abbiamo letto l'episodio del bambino abbandonato al parco del Valentino.
I miei alunni di quarta sono stati molto colpiti dalla vicenda. Qualcuno ha riferito di un episodio simile letto sul giornale. Sono d'accordo sul fatto che quando si scrive per i bambini non bisogna negare la realtà con la quale fanno i conti nella vita. Una realtà composta di vicende incresciose e dolorose, a volte. L'importante, secondo me, è narrargliela con le parole giuste e con l'equilibrio necessario, ma senza nasconderla o censurarla.
Continueremo a leggere le storie che ci sta regalando con Le Avventure della gatta Ludovica.
I bambini si stanno affezionando a questa gatta e ne parlano spesso tra loro.
Si aspettano di saperne di più su Amelio.
Il maestro Roberto

Caro Roberto,
non ho nulla da aggiungere alle sue considerazioni. Mi fa piacere di essere così ben compreso.
Le auguro buon lavoro

Caro Angelo,
siamo i bambini della 3^A di Druento, siamo tutti fermi e zitti, senza parole...non ci aspettavamo questo colpo di scena...un bambino abbandonato al Valentino! Come facciamo ad aspettare lunedì per sapere cosa è successo?
GABRIELE ALESSANDRA ELSA OLIVIA LORENZO ANITA LOLLO MATTIA SARA EDOARDO TOMMASO LUDOVICO SHARON  GAIA LAYLA SERENA MANUEL FEDERICO AURORA ANNA

Cari bambini,
in questa seconda parte delle Avventure di Ludovica assisterete a molti colpi di scena.
Nel senso che vi imbatterete in vicende che vi sorprenderanno. Poiché però ne ho tante da raccontare, purtroppo qualche volta dovete immaginare voi la fine delle singole storie.
Per esempio, provate a inventare una conclusione alla storia del bambino abbandonato. E nei prossimi giorni fatemela leggere.
Sono contento che il libro vi stia appassionando.
Un caro saluto a tutti.

Caro Angelo,
da lunedì leggiamo le avventure di Ludovica. In particolare mi stupisco sempre di come sei attento alle fasce deboli, penso a Manuel. Sai che stamattina nessun alunno della mia classe aveva capito di che campo si trattasse? Sorprendente...Ne abbiamo parlato. Le tue parole sono sempre spunto di riflessione, ed è un bel modo di cominciare la giornata.
La maestra Anna

Cara Anna,
nei miei libri ho sempre cercato di dare voce a chi non ce l'ha o ce l'ha troppo debole per farsi sentire.
Anche nelle Avventure della Gatta Ludovica, i ragazzi incontreranno figure ai margini della società sulle quali fare utili riflessioni con gli adulti.
I bambini non vanno tenuti all'oscuro di ciò che accade intorno a loro. Bisogna soltanto aiutarli a capire, perché poi possano agire per cambiare in meglio le cose che non vanno.
L'ho sempre fatto con equilibrio e misura e continuerò a farlo.

Caro Angelo,
vorrei che Ludovica diventasse amica di un topo. A me i topi piacciono molto. Quelli piccoli, però. Ma non riesco ad averne uno in casa, perché mia madre li odia. Dice che le viene il ribrezzo al solo pensiero di incontrarne uno.
Quando ha saputo che a una signora del quinto piano del palazzo di fianco al nostro è entrato un topo in casa, non lascia più le finestre aperte d'estate, anche se fa molto caldo.
Livio

Caro Livio,
ciascuno di noi ha una predilezione per certi animali e un'avversione per altri.
Alcuni dei miei alunni non osavano toccare i lombrichi in cortile, ad altri facevano senso le lucertole.
Io da piccolo, poiché vivevo in campagna, ero abituato alla presenza di lucertole, ramarri, talpe, bisce, rane, rospi e pipistrelli. Facevano parte della natura, nella quale mi muovevo con libertà e senza paura.
Oggi i bambini vivono per lo più in città, chiusi nei condomini, e non frequentano questi animali, ciascuno prezioso a modo suo. Pensa ai pipistrelli, che spazzano l'aria e ci liberano dalle fastidiose zanzare.
Ad ogni modo posso preannunciarti che Ludovica incontrerà un topo, vagabondando in città. Ma non un topolino, come quelli che piacciono a te, bensì un ratto enorme.
Forse è meglio che tua madre non legga il capitolo nel quale ne parlo!

Buona sera, signor Petrosino.
Sono la mamma di Danilo, nove anni il mese prossimo. Stamattina, prima di andare a scuola, mi ha costretta ad accendere il computer per controllare che fosse online il novo capitolo delle avventure di Ludovica.
Dopo averlo letto con me, mi ha detto: -Scommetto che quando arrivo in classe sarò l'unico ad averlo già letto.
Durante le vacanze, ha fatto molte ipotesi sullo svolgimento della storia ed è impaziente di verificare se le sorti di Ludovica saranno quelle che lui ha immaginato.
Lui si augura che Amelio e la gatta si ricongiungano. Penso che anche lei abbia concepito una conclusione positiva della storia, no?
Ai bambini non bisogna mai negare la speranza che le cose si riaggiustino, anche se non con un tocco di bacchetta magica, ma con azioni concrete, impegno, sforzi.
La ringrazio per questa possibilità offerta ai piccoli di capire l'importanza e il senso delle storie nella loro vita.
Adelina

Gentile Adelina,
la sua lettera è un bel viatico per riprendere la seconda tappa di questa avventura. Anche ai bambini bisogna richiedere "azioni concrete, impegno, sforzi" sia nella loro vita quotidiana, sia nella realizzazione dei loro sogni.
Credo che le prove e gli ostacoli che Ludovica affronterà nel resto del libro, apriranno gli occhi dei lettori su realtà che ignorano e che li spingeranno a riflettere sul loro posto nel mondo.

Caro Angelo,
oggi leggendo il nuovo capitolo siamo ancora più preoccupati di ieri....
Dov'è andata Ludovica?
Le succederà qualcosa di brutto?
Come facciamo fino a settembre senza saperlo?
Domani non pubblichi nessun capitolo?
Ti scriviamo cosa ci è venuto in mente...
Ludovica è scappata per andare a cercare con il suo fiuto Amelio.
Magari segue la strada del taxi, raggiunge Amelio in ospedale e lo
aiuta a guarire prima....
Abbiamo indovinato qualcosa?????
SARA SHARON ELSA ANITA OLIVIA LORENZO MATTIA ALESSANDRA LUDOVICO FEDERICO MANUEL GAIA SERENA AURORA ANNA

Cari bambini,
il seguito della storia sarà molto complicato e Ludovica dovrà affrontare molte difficoltà.
Piccola com'è, riuscirà a salvare la vita di un bambino, pensate.
Naturalmente cercherà di raggiungere Amelio. Lei ormai non può stare senza di lui. Tuttavia, non sarà facile.
Qualcosina avete indovinato. Ma provate a fare altre ipotesi mentre siete sulla spiaggia o camminate in montagna.
Vi ringrazio per l'affetto con cui state seguendo la storia dei miei personaggi.

Caro Angelo,
all'inizio ero un po' perplessa sul fatto che un libro si potesse leggere solo sul PC, ma mi sono ricreduta vedendo molti dei miei alunni veramente catturati dalla storia e sempre in attesa delle tue risposte. Mentre scriviamo le mail, anche i bimbi più in difficoltà leggono alla LIM e mi suggeriscono cosa scrivere.
È emozionante anche per me.
Complimenti davvero
Anna

Cara Anna,
anch'io ho cominciato con timore questa avventura. Ma proprio il fatto che fosse nuova e insolita, mi ha incoraggiato a realizzarla.
Molti anni fa, quando guardavo con diffidenza la rete, mi tenevo stretta la mia penna stilografica, circondato dai miei libri di carta, non avrei mai immaginato che, alla fine, il passaggio a una nuova forma di scrittura e di espressione del pensiero sarebbe stato logico e naturale.
Oggi non dobbiamo guardare a internet soltanto come a un luogo di falsità, di pregiudizi, di eccessi verbali, di vuoto morale.
Internet può essere anche una sede di incontri veri, di discussioni appassionate, di scelte condivise, di iniziative benefiche, come vediamo ogni giorno.
Allora perché non utilizzare la rete anche per promuovere la lettura? Quella vera, che regala storie, ma fa nascere anche pensieri nuovi e ci fa guardare la nostra vita e quella altrui con occhi diversi.
Ecco perché ho deciso di pubblicare sul mio sito LE AVVENTURE DELLA GATTA LUDOVICA.
Farlo a puntate è stato uno stimolo in più a realizzare una storia che si prestasse ad essere cadenzata un capitolo alla volta. L'attesa di un giorno per conoscere come si evolve la vicenda, insegna in modo palpabile com'è il lavoro di uno scrittore, e come una storia si sviluppa. Ciò è molto istruttivo per piccoli e grandi. E così, anziché andare ad insegnarlo in una scuola, riesco a farlo contemporaneamente con migliaia di lettori sparsi in ogni parte d'Italia, raccolti in centinaia di classi.
Non bisogna aver paura di aprire strade nuove, quando il fine è migliorare le nostre vite e quelle dei piccoli soprattutto con l'aiuto delle storie.
Buone vacanze.

Caro Angelo
siamo ancora noi, i bambini della 2^A di Druento. Abbiamo appena finito di leggere il nuovo capitolo delle avventure della gatta Ludovica.
Perché ci lasci così tanto in suspense? Siamo in pensiero per la salute di Amelio.
AURORA SERENA FEDERICO LAYLA GAIA MANUEL EDOARDO ANITA LOLLO LUDOVICO ALESSANDRA MATTIA LORENZO OLIVIA ELSA SHARON SARA TOMMASO ANNA

Cari bambini,
spero che non vi arrabbierete troppo con me. Con l'ultimo capitolo della prima parte, la vostra suspense sarà ancora maggiore. Infatti, vi lascerà con una curiosità insoddisfatta che non vorrei vi facesse mordere le dita.
Vi chiedo di stare al mio gioco. Durante l'estate, provate a immaginare come finirà la storia. Può darsi che riusciate ad azzeccare la conclusione cui io ho pensato.
So che i bambini non amano le storie sospese. Nemmeno io.
Ma ho pensato di interrompere momentaneamente il racconto, perché il libro viene letto ogni giorno a scuola da bambini e insegnanti.
Vorrei che, da settembre, si continuasse così. Sarà di nuovo un bell'appuntamento giornaliero per tutti.

Caro Angelo,
oggi siano andati nella biblioteca della scuola e con la maestra Patrizia abbiamo letto alcuni capitoli delle Avventure della gatta Ludovica.
È stata una lettura interessante e la continueremo a casa.
Grazie per averci dato questa opportunità!
Alice chiede che emozione hai provato a scrivere questo libro.
Gabriele vuol sapere se il signore con il mestolo è proprio un ladro.
Nicole vuol sapere se scriverai altri libri sugli animali.
Ci rispondi?
Classe 1^F, I.C.Sandro Pertini, Torino

Cari bambini,
conosco la maestra Patrizia e il suo impegno per farvi amare i libri.
Ad Alice rispondo che quando scrivo un libro devo emozionarmi prima di tutto io, se voglio che i lettori si emozionino leggendolo. Scrivere questo libro mi è piaciuto tantissimo. Sono molto attento alle vite degli anziani e spesso racconto storie che li coinvolgono. Quanto ai gatti, mi piacciono molto e nei miei libri non mancano mai. Pensa ad Alice, la gatta di Valentina!
Eh, sì, Gabriele, il signore con il mestolo non era entrato in casa di Amelio con buone intenzioni. Ma Ludovica non si fa sorprendere e lo mette in fuga. Nessuno deve far del male al buon Amelio.
Cara Nicole, ho già scritto un libro sugli animali. Si intitola Valentina e il mondo dei cuccioli.

Ciao, Angelo.
Siamo alcuni alunni della classe 3^A della scuola Pertini di Torino.
Allora, Lucrezia vuole dirti che sei bravissimo a scrivere.
Christy ti chiede se la gatta Ludovica esiste veramente.
Greta vuol sapere perché hai scelto una gatta di colore nero.
Ryan pensa che i disegni di Sara Not sono magnifici.
Per Nicole la storia della gatta è proprio bella e spera che continuerà bene.
Francesco ci tiene a dirti che sei molto gentile a pubblicare il libro gratis.
Le maestre Cristina e Alessia

Cari bambini, rispondo in ordine.
Grazie, Lucrezia. Cerco di scrivere in modo semplice e chiaro anche quando parlo di cose difficili.
Christy, la gatta Ludovica non esiste nella realtà. Ma io ho osservato a lungo i gatti, a cominciare da quelli che ho avuto in casa e conosco bene i loro comportamenti, le relazioni che hanno con i loro padroni, come reagiscono alle situazioni più diverse. Perciò alla gatta Ludovica ho attribuito modi di agire realistici e verosimili.
Per Greta. Questa domanda me l'ha fatta un'altra bambina. E le ho risposto. Cerca la sua lettera tra quelle che ho riportato sul sito. Per te aggiungo che io sono contrario a tutti i pregiudizi, che riguardino le persone o gli animali. Contro i gatti neri ce ne sono tanti e per questo a me stanno molto simpatici.
Ryan, sono d'accordo con te. I disegni di Sara sono semplici, ma teneri ed espressivi. Non per nulla sono contento che sia lei a illustrare tutti i libri di Valentina.
Grazie a Nicole, cui sta piacendo la storia della mia gatta. Spero che piaccia anche la seconda parte, che comincerà ad essere pubblicata sul sito il 16 settembre.
Caro Francesco, pubblicare questo libro costa impegno e fatica a me, a Sara e soprattutto a Giulio, che organizza così bene le pagine del sito.
Ho deciso di pubblicare gratis questo libro, sia come gesto di riconoscenza per i lettori e le lettrici di Valentina, sia per diffondere l'amore per la lettura con l'aiuto di insegnanti e genitori.

Caro Angelo,
aspettiamo con ansia di sapere come sta Amelio.
Anche le illustrazioni di Sara sono molto belle. Oggi in classe a coppie abbiamo provato a riprodurne una a scelta. In particolare ha catturato la nostra attenzione quella del gatto con il ladro, per l'accostamento maglia/onomatopea....molti bimbi l'hanno votata come immagine più bella.
Un caro saluto.
I bambini della 2^ A di Druento

Cari bambini,
Sara sarà contenta. Sta facendo con gioia questo lavoro e sia io, sia voi dobbiamo esserle grati per la sua generosità.

Caro Angelo,
i bambini non si aspettavano questa svolta. Stamattina, dopo la lettura del capitolo su Amelio che va in taxi all'ospedale, sono rimasti perplessi e incuriositi.
"E adesso?" "Come farà Ludovica senza di lui?" "Non poteva portarla con sé all'ospedale?" Come si sentirà Ludovica di notte senza Amelio?" "E Amelio senza di lei?"
Insomma, siamo impazienti di leggere i prossimi capitoli.
È bello cominciare la giornata con la tua storia.
La maestra Rosaria

Caro Angelo,
quando non siamo a casa, la nostra gatta va a mettersi nei posti dove noi ci sediamo e lasciamo i nostri odori.
Stasera che Amelio non è a casa, sono sicura che Ludovica andrà a dormire sul divano dove loro due si fanno delle chiacchierate. O forse si coricherà sul cuscino dove Amelio poggia la testa.
Perché lo hai fatto ammalare? Comunque, fallo guarire presto. Lui e Ludovica non possono stare separati troppo tempo.
Erika

Cara Erika,
una storia deve suscitare delle emozioni nel lettore e sorprenderlo con dei fatti imprevisti. Io ho voluto essere rispettoso della realtà.
Amelio è anziano e come tutti gli anziani può ammalarsi. Quindi ciò che gli è accaduto è nella norma.
La vita è fatta anche di difficoltà da superare e bisogna affrontarle con coraggio. Sia Amelio, sia Ludovica sono adesso davanti a una situazione che li fa soffrire. La separazione tra due che si vogliono bene è sempre dolorosa.
Come reagiranno?
Segui la storia e lo scoprirai. Ma aspettati delle sorprese.

Caro Angelo,
se fossi al posto di Ludovica sarei tristissima, adesso che Amelio è andato in ospedale.
Mi raccomando, non farlo stare tanti giorni ricoverato, fallo tornare subito a casa guarito.
Lucia

Caro Angelo,
il capitolo di oggi, quello di Amelio che va in ospedale, mi ha fatto quasi piangere. Quanti giorni resterà? Chissà che nostalgia avrà Ludovica di lui!
Robi

Caro Angelo,
io ho sempre letto dei libri ai miei alunni. In generale preferisco leggere dei racconti. Se comincio un romanzo, temo di non arrivare alla fine, perché a scuola succedono cose impreviste, nascono impegni nuovi. E lasciare un libro a metà è sempre fastidioso e deludente per i bambini.
Le Avventure della gatta Ludovica sono invece ideali per una lettura in classe che può durare anche a lungo nel tempo. Un capitolo al giorno si legge in un amen, permette di fare delle riflessioni, dei commenti, suggerisce degli eventuali lavori nel corso della giornata.
Penso alle maestre più giovani, che della lettura in classe non hanno molta pratica. Nella nostra scuola abbiamo sempre scommesso sui libri, sostenuti dal nostro dirigente, che organizza almeno un corso di aggiornamento all'anno sulla lettura. Invitiamo anche degli scrittori per ragazzi durante una settimana dedicata ai libri.
Se vorrai venire anche tu, ti accoglieremo con gioia. Nelle nostre classi hai molti lettori (lettrici soprattutto) e sarebbe una festa incontrarti.
Annamaria

Cara Annamaria,
il Canavese non è lontano da dove abito e troverò certo il tempo per venire da voi per incontrare i bambini delle vostre classi.
Quando insegnavo, le mie letture ai bambini erano continue. Ancora oggi, molti dei miei ex alunni le rievocano quando ci sentiamo al telefono o ci incontriamo per andare a mangiare una piazza insieme.
Dico sempre che ho fatto il maestro soprattutto per formare felici lettori. E ci sono quasi sempre riuscito. Con le mie letture, ottenevo l'attenzione anche dei miei alunni più irrequieti. Così forte è il potere delle storie.
A scuola si fanno spesso cose inutili: ne ho fatte tante anch'io, soprattutto agli inizi della mia carriera. Leggere ai bambini e innamorarli dei libri è un privilegio del quale le insegnanti dovrebbero essere più fiere.

Caro Angelo,
mi ha fatto molto divertire il disegno di Sara Not dove si vede Ludovica con la benda su un occhio.
Però mi ha fatto anche commuovere. Ho pensato che Amelio ha dato una casa a Ludovica, e Ludovica protegge Amelio senza paura.
Mia nonna controlla sempre che la porta sia chiusa bene, quando vado a stare con lei dopo la scuola.
In giro ci sono molti scocciatori, mi dice. E alcuni potrebbero essere anche pericolosi. Perciò lei non apre a nessuno. Guarda in silenzio dallo spioncino e non risponde a chi dal pianerottolo dice che vuole parlare di gas, luce e altre cose.
Mia nonna non ha mai avuto animali in casa. ma adesso sta pensando di prendere una gatta.
Io sto già pensando a come finirà la storia.
Franci

Cara Franci,
comunicherò a Sara il tuo giudizio sul suo disegno. Le farà molto piacere che tu l'abbia apprezzato.
Con le sue illustrazioni, Sara ci sta facendo un grande regalo e rende le pagine del libro più accattivanti e simpatiche.
Gli anziani fanno bene ad essere un po' diffidenti. Ci sono persone che vogliono approfittare della loro buona fede o ingenuità per fare loro del male, prima di tutto economicamente.
E la stragrande maggioranza non ha tanti soldi da spendere.
Sono certo che una gatta farebbe buona compagnia a tua nonna. Cercatela fra quelle più bisognose di protezione.

Caro Angelo,
è come se avessi indovinato quello che succede a noi quando dici che Amelio guardava l'alba con la moglie Luisa e adesso la guarda con la gatta Ludovica.
Infatti, quando andiamo al mare, il giorno dopo il nostro arrivo, io, mia mamma e mio papà ci alziamo presto per andare a vedere l'alba sulla spiaggia.
L'anno scorso lo abbiamo fatto a Loano, in Liguria. L'anno prima a Marina di Ravenna.
Conosci questi posti? Le avventure della gatta Ludovica mi stanno piacendo tantissimo.
Amanda

Cara Amanda,
conosco bene Loano, perché ho fatto dei soggiorni con i miei alunni alla colonia Città di Torino. E ricordo che anch'io, almeno in una occasione, ho accompagnato i bambini sulla spiaggia a veder sorgere il sole.
Poi sono tornati a coricarsi!
Certi fenomeni naturali, come l'alba e il tramonto, hanno qualcosa di magico. È come assistere all'inizio della vita con la luce e alla sua fine con il buio. Questo mi disse una mia alunna mentre tornavamo nella colonia.
Quando ero piccolo, dormivo spesso a casa dei miei nonni. E d'estate, quando mio nonno si alzava prestissimo per andare in campagna, gli chiedevo di svegliarmi, perché volevo andare con lui.
Più di una volta ho assistito al sorgere del sole con un po' con emozione.
Certe esperienze fatte da bambini non si dimenticano. E a me capita spesso di rievocarle nei miei libri e di condividerle con i miei lettori.

Caro Petrosino,
forse non se ne ricorda. Alcuni anni fa venni con mia nipote ad incontrarla nella libreria di Lido degli Estensi. Presentava uno dei suoi ultimi libri e mia nipote si portò dietro una decina di libri di Valentina da farle autografare.
Quei libri li leggevamo insieme e, col tempo, anch'io mi ero affezionata a suo personaggio. Valentina era una bambina positiva e propositiva e, come nonna, ero contenta che mia nipote(si chiama Brigitta) la prendesse a modello.
Quel pomeriggio Brigitta era molto emozionata, la libreria era affollata, ma lei trovò il tempo per dedicarle alcuni minuti da sola. La rese molto felice.
Oggi Brigitta ha sedici anni, è rimasta molto legata a me, viene a trovarmi spesso. Qualche giorno fa è arrivata con il suo tablet e mi ha fatto leggere i primi capitoli del libro che lei sta pubblicando sul suo sito.
La storia mi sta piacendo, anche se preferirei vederla raccontata in un libro di carta, con indici e copertina. È un modo di leggere più adatto a me.
Forse ai bambini piace di più la gatta. Io, invece, mi sto commuovendo a leggere i rapporti tra Amelio e la moglie, oltre le barriere del tempo.
Io ho perso mio marito due anni fa, ma quando sono sola, o quando vado a coricarmi, mi faccio dei lunghi discorsi con lui.
Adesso faccio più fatica a muovermi, ma penso che troverei la forza per venire ad incontrarla di nuovo nella libreria dove ci vedemmo la prima volta. Lei sarà da quelle parti quest'anno?
Naturalmente questa lettera l'ha scritta Brigitta. Io gliel'ho solo dettata. La salutiamo insieme.
Miranda e Brigitta

Cara Miranda,
sa che la ricordo benissimo? In quella occasione lei mi disse: "Ha un bel carattere deciso la sua Valentina. Ma non è mai presuntuosa. Leggo anch'io le sue storie".
Mi fa piacere risentirla. Io soggiornerò a Scacchi, a pochi chilometri da Lido degli Estensi, dai primi di luglio al 20 agosto, più o meno. Mi faccia sapere quando può organizzare una puntata in libreria con sua nipote e ci mettiamo d'accordo per vederci e farci una chiacchierata.
Presumo che Brigitta continui a leggere i miei libri, visto che è così informata sulle mie iniziative. Non è l'unica che non rinuncia alle passioni della propria infanzia.
Un caro saluto

Caro Angelo,
ogni mattina leggiamo le avventure di Ludovica. Hai avuto un'idea geniale! Capitoli brevi, ma ricchi di spunti di riflessione.
Anna

Caro Angelo,
mi chiamo Aurora e sono un'alunna della maestra Anna. Sai che sono andata al mare e, in una libreria, ho trovato il "Manuale di Valentina"? Ho chiesto ai miei genitori di comprarmelo! Ho finito di leggere il primo capitolo. In copertina c'è disegnata la gatta di Valentina, Alice, che è nera come Ludovica... Ti piacciono i gatti neri?
Ciao da Aurora!
Aurora

Cara Aurora,
sono felice che tu abbia trovato un libro di Valentina che è bello da leggere, ma che contiene anche tante notizie utili.
Sì, i gatti neri mi piacciono, perché nei loro confronti ci sono tanti pregiudizi malevoli.
Invece sono gatti meravigliosi.
Ecco perché ho scelto anche per Ludovica il colore nero.

Ciao Angelo,
Sono Federico. Frequento la 2A della scuola primaria di Druento. Sono un appassionato dei tuoi libri, Valentina è il mio personaggio preferito. Da quando sei venuto a scuola a trovarci, mi hai fatto appassionare anche alla storia della Gatta Ludovica. Spero di rivederti presto e di poter continuare a leggere le bellissime avventure che racconti.
Federico

Caro Federico,
sono particolarmente felice quando la passione per i libri di Valentina coinvolge anche i maschietti. Valentina è un personaggio positivo per tutti e un buon libro si fa leggere sia dai maschi, sia dalle femmine.
Ed è solo in parte vero quello che si dice di solito, cioè che le bambine leggono più dei loro coetanei maschi. Ho conosciuto e conosco tanti bambini che alla lettura dedicano una parte significativa del loro tempo.
L'importante è dare a tutti dei libri che catturano, emozionano, fanno riflettere e cambiano (in meglio) la vita di chi legge.
A me piace raccontare storie che parlano della vita di tutti i giorni, della gente comune, dei bisogni veri dei bambini e dei ragazzi.
Le Avventure della gatta Ludovica lo dimostrano ancora una volta, no?
Buona lettura. Ci rivedremo certamente a scuola all'inizio del nuovo anno scolastico.

Caro Angelo,
vorrei che anche la mia gatta parlasse come Ludovica. Si chiama Mia e ce l'ho da più di un anno. Avrei voluto avere una micia, in modo da farla crescere con me (io ho dieci anni) e da farla vivere a lungo in mia compagnia.
Invece a aprile dell'anno scorso una veterinaria, amica di mia mamma, ci parlò di una gatta molto anziana che aveva raccolto dalla strada. Era sfinita, triste e aveva bisogno soltanto di essere accudita da una famiglia nella quale sentirsi amata.
"Volete prenderla voi?" ci chiese. "Delle sue cure mediche mi occupo io e non mi dovete pagare nulla".
Mia madre le rispose che lasciava decidere me.
Andammo a trovare la gatta. E quando la vidi rannicchiata nella cesta foderata di stoffa, accanto alla scrivania della veterinaria, non riuscii più a staccare gli occhi da lei.
"Prendiamola" dissi a mia madre.
"Ma non volevi una micia?"
"Non importa".
Io sono sempre stata un po' sola. Ho sempre avuto l'impressione che niente mi appartenesse. Quella gatta, invece, poteva davvero essere tutta mia. Ecco perché decisi di chiamarla Mia, come ti ho detto.
Da quando è entrata in casa sono più tranquilla. Le parlo spesso, le racconto quello che mi succede a scuola, ciò che mi fa star bene e ciò che mi fa star male e ho l'impressione che mi capisca.
Non so quanto tempo vivrà, spero ancora a lungo. Lei ha aiutato me, io sto aiutando lei a stare bene.
È un po' quello che Amelio fa per Ludovica e Ludovica per Amelio. Solo che Mia non parla. Ma io so cosa mi direbbe se potesse farlo, e in fondo questo mi basta.
Mi piace molto scrivere. Ho cominciato a farlo quando non sapevo con chi sfogarmi, a parte mia madre. E da allora non ho più smesso. Ho un diario, ma scrivo anche dei racconti e delle poesie.
Aspetto con ansia di leggere gli altri capitoli delle avventure di Ludovica.
Eleonora

Cara Eleonora,
anch'io ho sempre avuto gatte randagie, bisognose di affetto e di cure. Accudire gli animali è un bell'esercizio di generosità che insegna molto ai bambini.
Ecco perché è sempre doloroso scoprire che qualcuno tormenta un gatto o abbandona un cane.
Bisogna imparare sin da piccoli che i nostri amici animali non sono giocattoli con i quali baloccarsi, ma esseri viventi che provano gioia, dolore, paura, proprio come noi.
Naturalmente io dico sempre che l'amore nei loro confronti non deve farci dimenticare che ne dobbiamo uno più grande alle persone con le quali dividiamo la nostra vita e a quelle che incontriamo sulla nostra strada e che hanno bisogno del nostro aiuto.
Abbiamo amore sufficiente per tutti. Spendiamolo bene.
Ti faccio i miei complimenti per come scrivi. Mi piacerebbe leggere uno dei tuoi racconti o qualcuna delle tue poesie.

Caro Angelo,
per caso Ludovica si innamora di un altro gatto nella storia che stai scrivendo? Te lo chiedo perché la mia gatta, che si chiama Tigre (ma è buona, non graffia) una volta è mancata per due giorni. E quando è tornata, abbiamo scoperto che aspettava i gattini. Cioè non lo abbiamo scoperto subito, ma dopo un po'.
Puoi fare in modo che anche Ludovica abbia dei piccoli? Se Amelio non è in grado di occuparsene, può darli alla gattara che gli ha regalato Ludovica.
A proposito, come si chiama la gattara?
Non l'hai detto!
Paola

Cara Paola,
non voglio anticipare quello che accadrà nel corso della storia, per non togliervi la sorpresa. È per questo che sto pubblicando il libro a puntate, lasciando un po' di sospensione alla fine di ogni capitolo.
Quando non c'erano i computer, tanto tempo fa, certi libri venivano pubblicati a puntate sui giornali. Anche quelli per bambini.
Pensa a "Le avventure di Pinocchio". Collodi, che lo scrisse, lo fece uscire un capitolo dopo l'altro su un giornale che si chiamava "IL GIORNALE DEI BAMBINI".
Anche lui, a un certo punto, fece passare del tempo fra la prima parte della storia e la seconda.
Proprio come farò io con "Le Avventure della gatta Ludovica".
La prima parte si concluderà il 6 giugno, la seconda comincerà il 16 settembre, quando sarete tornati tutti a scuola.
Il nome della gattara è Erminia.

Buongiorno. Sono la madre di Giulia. Mia figlia ha otto anni e ho cominciato presto a non lasciarla sola davanti al computer. Insieme facciamo delle piccole ricerche, risolviamo dei giochi, scopriamo notizie curiose, guardiamo dei video sugli animali, soprattutto gatti, per i quali Giulia stravede.
Quando abbiamo scoperto che sul suo sito si poteva leggere un intero libro a puntate che aveva per protagonista una gatta, è stata una bella novità. Leggiamo un capitolo insieme dopo cena e lo commentiamo.
A Giulia abbiamo sempre regalato libri, la portiamo in libreria, l'abbiamo iscritta a una biblioteca (abitiamo a Milano).
Ma leggere un libro online non è meno soddisfacente e ti fa sentire più amica e umana la rete.
Dunque, grazie e buona scrittura.
Jessica

Grazie a lei. Ho migliaia di libri in casa, nuovi e usati, antichi e recenti. A ciascuno è legato il ricordo di un luogo dove l'ho comprato, quello di una persona che me l'ha regalato, quello dell'occasione in cui l'ho scoperto per caso su una bancarella o sorpreso abbandonato sulla panchina di un parco.
Ho conservato anche quelli che ho letto da ragazzo, quando lavoravo per guadagnare i soldi necessari per acquistarli. Alcuni avevano le pagine ingiallite, altri i fogli accartocciati, altri le pagine ancora intonse.
Insomma, come tanti, amo i libri stampati. Ma, come ho detto a nonna Giuseppina, non bisogna diffidare del nuovo. I libri allineati sugli scaffali e quelli che si leggono sullo schermo possono convivere in modo equilibrato nella nostra vita.

Caro Petrosino,
ho 75 anni e non avrei mai creduto di leggere un libro con mia nipote sullo schermo di un computer, un giorno. Sono sempre stata affezionata alla carta che fruscia tra le dita, alla voce che esprime sentimenti ed emozioni, allo sguardo che cerca quello di chi ascolta la storia che racconto.
Ma diventare vecchi(oggi tutti dicono anziani, come se la parola vecchio fosse un'offesa, mentre esprime solo la realtà della vita) non vuol dire cullarsi nel passato e nei ricordi. Così si rinuncia a vivere e si diventa incapaci di guardare avanti fino alla fine.
Ad ogni modo, leggere il suo libro sullo schermo non mi impedisce, quando posso, di farmi sedere accanto Marina e di raccontarle sottovoce le storie che mi raccontavano da bambina mia madre e le mie zie.
Continueremo a leggerla. Lei scrive con leggerezza e, qua e là, ci largisce piccole pillole di saggezza e osservazioni che fanno riflettere. Ma, in fondo, che altro dovrebbe fare un libro?
Immagino che questa lettera non sia nel posto giusto tra quelle dei tanti bambini che le scrivono. Ma volevo condividere con lei qualche pensiero non del tutto inutile.
Forse avrà intuito che sono stata un'insegnante. Ebbene, glielo confermo. Ho insegnato per più di quarant'anni in una scuola elementare di Taranto, nella Puglia dove lei è nato.
Nonna Giuseppina

Cara Giuseppina,
non ho nulla da aggiungere alle sue considerazioni. Fino a poco più di venti anni fa, io scrivevo i miei libri con una penna stilografica alla quale sono rimasto sempre affezionato. Passare a scrivere direttamente sul computer mi suscitava all'inizio un po' di resistenza. Ma anch'io, come lei, ho sempre creduto che bisogna vivere la vita con grande curiosità, fino all'ultimo.
Non credo che la sua lettera "stoni" e sia fuori posto tra quelle dei bambini. Dobbiamo tenere lontani i piccoli da ciò che può ferirli e danneggiarli moralmente. Ma conoscere i pensieri degli anziani che li amano e li accompagnano con fiducia verso il futuro, non può che far loro del bene.
Grazie per avermi(averci!) scritto.

Cara Ludovica,
anch'io abito a Torino. Ieri pomeriggio mentre tornavo dalla piscina col nonno, credo che ti ho vista. Stavi ferma davanti alla farmacia di corso Vercelli. Forse aspettavi Amelio che era entrato a comprare le medicine? Volevo vedere se usciva, ma mio nonno aveva fretta di andare al circolo per giocare a carte con i suoi amici. Ha detto che ho troppa fantasia. Eri tu?
Bruno

Caro Angelo,
mia nonna mi ha detto che anche la sua pensione è magra come quella della gattara. E tuttavia lei regala sempre dei soldi di nascosto a mio fratello. Dice che gli servono per le ricariche telefoniche e per comprare i gelati alla sua fidanzata.
Michela

Cara Michela,
i nonni fanno tante cose. Aiutano i figli, fanno da babysitter ai nipotini… e regalano soldi ai nipoti più grandi, nonostante le loro pensioni siano spesso magre e insufficienti a soddisfare i bisogni più importanti della vita.
Bisogna essere loro molto riconoscenti. Spero che tuo fratello non vada a trovare tua nonna solo quando ha bisogno di soldi. Basta che ci pensi, e anche lui può fare qualcosa di utile per lei. Diglielo.

Caro Angelo,
non puoi mettere almeno due capitoli al giorno sul tuo sito? Io leggo un capitolo in meno di due minuti e poi devo aspettare un giorno intero per leggere il prossimo.
Emiliano

Caro Emiliano,
ho deciso di pubblicare un capitolo al giorno, per tenere sveglia la curiosità di chi legge e per stuzzicare la sua immaginazione. La pubblicazione di questo libro a puntate è anche una specie di gioco tra me e i lettori.

Cara Ludovica,
il tuo nome mi ha incuriosita. Ho fatto delle ricerche su internet e sembra che chi si chiama come te sia una persona curiosa e che vorrebbe fare mille cose. Anche tu hai questo carattere? E in cosa consistono le tue avventure? Non vedo l'ora di scoprirlo.
Valentina

Cara Valentina,
rispondo io per Ludovica.
La maggior parte delle sue avventure(curiose, sorprendenti e anche un po' pericolose)le troverai nella seconda parte del libro. A Ludovica non mancano il coraggio e l'astuzia, ma ama aiutare chi è in difficoltà e se la cava quasi sempre senza un graffio).

Caro scrittore,
mi chiamo Umberto. Io e mia sorella Loredana abbiamo una gatta bianchissima che si chiama Nevina, appunto perché è bianca come la neve.
Adesso mia sorella vuole cambiarle il nome e chiamarla Ludovica. Lo ha deciso dopo che ha cominciato a leggere la storia che stai pubblicando sul tuo sito.
Io non sono d'accordo. Ma lei è ostinata, e ormai la chiama sempre Ludovica. Per me la sta confondendo. Infatti, Nevina sta diventando nervosa e va spesso a nascondersi. Nevina sta con noi da cinque anni e l'abbiamo sempre chiamata così. Non è giusto cambiarle il nome. Ho ragione?
Comunque la storia di Ludovica sta piacendo anche a me. Me la legge mia mamma, perché io appena compiuto sei anni e non so ancora leggere bene. Questa lettera l'ho scritta con mia mamma. Cioè io le ho detto le parole e lei le ha scritte.
Umberto

Caro Umberto,
sono contento che tua sorella Loredana provi tanta simpatia per Ludovica, al punto da voler assegnare il suo nome alla vostra gatta.
Ma devo dirti sinceramente che sono d'accordo con te. Ormai Nevina è abituata a sentirsi chiamare così ed è giusto che conservi il nome con il quale un giorno l'avete accolta in casa.

Cara Ludovica,
perché la mia gatta, quando salta sulle mie ginocchia, infila il muso sotto le mie ascelle, mi fa il solletico e sembra che le piaccia?
Lo fai anche tu con Amelio qualche volta?
Francesco

Caro scrittore,
le mie colleghe e io stiamo molto apprezzando il dono del libro sul suo sito. Ci sta fornendo tante occasioni per riflettere sull'amore, sulla vita, sugli affetti, sulla solitudine.
E ci piace molto che il libro sia suddiviso in capitoli da leggere uno al giorno.
Poiché ne facciamo una lettura in classe con i bambini, quando a settembre metterà online la seconda parte della storia, vorremmo pregarla di "saltare" il sabato e la domenica. Altrimenti il lunedì mattina ci saranno tre capitoli da leggere e poco tempo per fare delle accurate riflessioni con i nostri alunni.
Grazie
Mirka, Luisella e Giovanna.

Care insegnanti,
questo invito mi è stato rivolto anche dalla maestra Anna e da altri. D'accordo. Accolgo il vostro suggerimento. Da settembre, cinque capitoli alla settimana.

Caro Amelio,
ho visto che nessuno ti scrive. Allora lo faccio io. Io ho un nonno che mi viene a prendere tutti i giorni all'uscita da scuola. Prima di tornare a casa, andiamo ai giardini. Io gli racconto che cosa ho fatto in classe e lui mi parla di come è stata la sua giornata.
Anche mio nonno vive solo da quando non c'è più la nonna. Io non l'ho conosciuta, perché è morta prima che io nascessi. Ma il nonno ha tante foto e me le fa vedere quando vado a stare da lui certe volte.
Però non è che mio nonno vive sempre solo. Noi lo facciamo venire a mangiare da noi tante volte e lui porta sempre una bottiglia di vino per papà.
Ah, si chiama Luigi e io gli voglio molto bene. Anche lui me ne vuole.
Marco

Caro Angelo,
a chi ti sei ispirato per creare il personaggio di Ludovica? Io sono molto affezionata ad Alice, la gatta di Valentina. Ma adesso mi sto affezionando anche alla gatta di Amelio.
Evviva le gatte!
Zinab

Cara Zinab,
ho conosciuto tante gatte. E un giorno ho deciso di dare il dono della parola a una di loro, perché racconti il mondo con i suoi occhi.
Così è nata Ludovica.

Cara Ludovica,
alla nostra gatta abbiamo comprato un colonnino tiragraffi, così non ci rovina i divani e le poltrone.
Tu dove ti fai le unghie?
Mara

Dall'inserto di Popotus abbiamo appreso la sua gentilezza di offrirci a puntate le Avventure della gatta Ludovica.
Abbiamo già letto i primi capitoli con gioia. In attesa delle prossime puntate.
Grazie tante
Sergio, papà di Maria Chiara

Gentile signor Sergio,
ci sono tanti modi per incontrarsi. Popotus, inserto per ragazzi di Avvenire, è uno dei luoghi migliori dove grandi e piccoli dialogano tra loro.
Buona lettura con la sua Maria Chiara

Buongiorno, signor Petrosino.
Sto leggendo il suo libro online con mia figlia: otto anni e già formidabile lettrice. A Miriam piace anche molto scrivere. Dice che un giorno vorrà fare la scrittrice, come la Valentina dei suoi libri.
Sa cosa fa prima di andare a coricarsi?
Scrive il "seguito" del capitolo che ha appena letto. Il giorno dopo lo confronta col suo e anche se non ha indovinato, è contenta lo stesso. Così con il suo libro incoraggia non solo la lettura ma anche la scrittura nei bambini. Non credo che Miriam sia l'unica a coltivare questo amore per le parole.
Grazie per il dono che ci sta facendo.
La mamma di Miriam

Gentile signora,
mi auguro che la sua bambina coltivi a lungo la sua passione per la scrittura. La renderà più capace di capire sé stessa e gli altri, più aperta al mondo e alla vita.

Buongiorno.
Poco fa, con la 4' D della scuola primaria, con la collega della classe Anna, abbiamo letto e commentato i capitoli appena pubblicati del suo nuovo libro. Alla fine del capitolo quarto ho chiesto ai ragazzi: "Perché, secondo voi, Amelio è preoccupato?".

Ecco alcune della loro riposte:
ha paura che la gatta gli scappi,
che anche la gatta si senta sola perché non ha un compagno gatto,
se poi la gatta farà i gattini,
se incontra la bimba in ascensore e la graffia,
se non è capace di accudirla,
se lui deve uscire, non sa se può lasciarla sola a casa,
la gatta potrebbe combinare dei guai in casa, rovinare il divano, le sedie, graffiare i mobili,
che la gatta non si trovi bene con lui e lo lasci.

Mi hanno chiesto se può dirci che cosa ne pensa delle loro osservazioni. Può anticipare loro se qualcosa di ciò che hanno immaginato accadrà veramente nella storia?
Patrizia

Gentile Patrizia,
i bambini troveranno le risposte ai loro dubbi nei capitoli successivi della storia. Si renderanno conto le preoccupazioni di Amelio sono infondate e che i suoi rapporti con la gatta Ludovica diventeranno sempre più affettuosi.
Siete stati i primi ai quali ho annunciato la pubblicazione di questa storia sul mio sito.
La vostra scuola, la "Sandro Pertini" di Torino, mi accoglie sempre come un amico. E questo anche grazie a lei, che organizza con sapienza i nostri incontri.
Mi saluti tutti gli alunni.

Ciao Angelo,
sono Francesca, la figlia di Anna. Ti voglio dire che questo libro che stiamo leggendo in classe è bellissimo.
Al mattino non vedo l'ora di leggere cosa è successo a Ludovica.
Quando a scuola ci hai detto che un giorno Ludovica graffierà qualcuno, mi hai molto incuriosita, vorrei già leggere quel capitolo.
Domani che non andrò a scuola leggerò le avventure con la mia mamma o con papà al computer.
Grazie per averci regalato questo libro.
Francesca

Cara Francesca,
è sempre una gioia venire a trovare te e i tuoi compagni nella scuola "Anna Frank" di Druento. Ci conosciamo da tanti anni ormai. E io ti ho vista crescere sin da quando tua mamma ti portava nel passeggino alla presentazione dei miei libri.
Spero che "Le avventure della gatta Ludovica" ti piacciano fino alla fine.

Cara Ludovica,
per me sei stata fortunata ad andare ad abitare con Amelio.
Tu per lui sei come una figlia.
Erika

Caro Angelo,
che bella sorpresa leggerti online. Ci stai facendo davvero un bel regalo. Non dimenticheremo mai quando sei venuto ad incontrarci nel nostro paesino, nella nostra piccola scuola.
Seguiremo le avventure della gatta Ludovica sino alla fine.
Clotilde, Maura e Rosa

Care Clotilde, Maura e Rosa,
mi ricordo benissimo di voi. Eravate l'anima della vostra scuola e si capiva. Mi è sempre piaciuto incontrare i bambini che vivono lontano dalle grandi metropoli. Vivono in modo più tranquillo la loro vita e spesso hanno dentro un entusiasmo contagioso.

Cara Ludovica,
anch'io conosco una signora che tutte le sere porta da mangiare ai gatti randagi in un punto buio del nostro quartiere. C'è chi è contrario e la rimprovera. Mia mamma però dice che fa una cosa buona e che in questo modo tiene lontani i topi, che qualche volta si vedono anche da queste parti. Ma sono piccoli, non grandi.
Amalia

Cara Ludovica,
perché non ti piace la sabbia profumata? Noi a casa compriamo quella a lunga durata per la nostra gatta. La mattina buttiamo via le palline di pipì e ne aggiungiamo dell'altra. Così non dobbiamo pulire completamente la lettiera tutti i giorni.
Rita

Cara Ludovica,
mio papà ha letto sul giornale La Stampa che le tue avventure si svolgeranno a Torino. E io abito proprio a Torino. Cioè in Borgo San Paolo. Sai dov'è? Passerai anche dalle mie parti? Mi piacerebbe incontrarti.
Christian

Caro Angelo,
a mia mamma piacciono molto le illustrazioni di Sara Not. Dice che la prima, quella dove Luisa va in sogno al marito e gli consiglia di prendere una gatta, le fa tenerezza. Anche a me.
Esther

Cara Esther,
Sara Not è una bravissima illustratrice e io sono contento di averla conosciuta tanti anni fa, quando ha cominciato ad illustrare i libri di Valentina.
Con i suoi disegni, Sara fa sorridere, riflettere, intenerire. È per questo che ho subito pensato di far illustrare a lei "Le avventure della gatta Ludovica".
Sara ama i gatti come me e sa rappresentarli con simpatica e affettuosa ironia.

Ciao, Angelo.
È vero che le avventure di Ludovica si fermano a giugno e poi riprendono a settembre? Io voglio leggerle anche d'estate! Mi puoi fare contenta?
Mirella

Cara Mirella,
la prima parte del libro è nettamente distinta dalla seconda. È vero che ti lascerà con tanti dubbi nella testa. Ma durante l'estate puoi giocare a indovinare come finirà la storia. Puoi farlo da sola o con le tue amiche.

Caro Angelo,
io sto leggendo il libro delle avventure della gatta Ludovica insieme a mio papà. Ci sediamo vicini, lui accende il computer e via.
Il libro sta piacendo anche a lui.
Roberto

Caro Roberto,
si può leggere in tanti modi. Se poi si fa insieme al proprio papà, è ancora più bello.

Caro Angelo,
da lunedì scorso cominciamo la giornata a scuola leggendo un capitolo del tuo libro. Alla fine, i bambini mi chiedono: "E poi?"
Mentre si preparano ad aspettare il prossimo capitolo, fanno delle ipotesi e provano ad anticipare gli avvenimenti del giorno dopo. È un modo interessante di finire l'anno scolastico.
Grazie per questo aiuto!
La maestra Rossana

Cara Rossana,
ho fatto il maestro per quasi 40 anni. E conosco bene sia l'agitazione, sia la stanchezza delle ultime settimane di scuola. Sono contento che la gatta Ludovica vi stia tenendo buona compagnia.

Cara Ludovica,
io non ho mai avuto una gatta. Mamma però mi ha detto che mi accompagnerà a un gattile per prenderne una, se sarò promossa. E sai una cosa? Voglio che sia come te. E la chiamerò Ludovica.

Cara Ludovica,
Amelio è proprio come mio nonno. Lui, però non ha la dentiera.
Livio

Cara Ludovica,
tu devi voler bene a Amelio, perché lui si sente solo. E mi raccomando, non lo graffiare mai.
Maria

© Angelo Petrosino. E' vietato riprodurre su altri siti o piattaforme anche piccole parti del testo senza il consenso esplicito dell'autore. Le illustrazioni sono di Sara Not e protette da copyright.