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In vacanza con i nonni

In vacanza con i nonni

2005, Edizioni Piemme - Milano

Finalmente ci siamo lasciati l'inverno alle spalle ed è arrivata la primavera. Le aiuole del centro sono una tappezzeria di colori, il ciliegio nel cortile della nostra scuola si è coperto di fiori bianchi e sto aspettando che fiorisca anche il pergolato di glicini.
Io, Tazio e Ottilia andiamo più spesso al Parco del Valentino, passeggiamo lungo il Po, osserviamo le barche dondolare sull'acqua in attesa di famigliole o di innamorati…
_Valentina, com'è bella la vita! _ ha esclamato ieri Ottilia prendendomi sottobraccio.
Eravamo in collina e guardavamo Torino che si stendeva ai nostri piedi e i monti che svettavano maestosi in lontananza.
Da una settimana Ottilia è strafelice. Dice di essersi innamorata di Leon ed è sicura che lui la ricambi.
Anzi, ormai ne ha la certezza: _Ieri Leon mi ha chiesto se voglio mettermi con lui e io gli ho risposto di sì. Se oggi non avesse avuto appuntamento dal dentista, sarebbe venuto con noi in collina. Mi piace un sacco. Per fortuna non è nella nostra classe, così posso tenere la cosa un po' segreta….non mi piace che tutti sappiano i fatti miei.
_Sono contenta per te, Ottilia.
_Sapessi quanto lo sono io! A dire la verità ero un po'stufa di fare il terzo incomodo quando usciamo con Tazio…. Adesso invece saremo in quattro. Ehi, Tazio, perché te ne stai in disparte?
_Dato che vi state scambiando confidenze e segreti, non volevo origliare...
_Come se voi maschi non confabulaste mai Figuriamoci!Non fare il maschilista. Piuttosto, che ne pensi di Leon?
_non lo conosco molto...
_Beh, lo conoscerai, dal momento che d'ora in poi uscirà con noi. Si sta così bene, qui...Dai, sdraiamoci per terra!
Ottilia si è distesa sull'erba, e io e Tazio l'abbiamo imitata. Per un po' siamo rimasti così, in silenzio e con gli occhi chiusi, ad ascoltare gli uccelli che cinguettavano e il fruscio del vento tra le foglie degli alberi.
A un certo punto Tazio ha cercato la mia mano e me l'ha stretta...
Mentre ci incamminavamo verso casa, gli ho chiesto: _Che cosa farai durante le vacanze di Pasqua?
_Andrò in Francia con i miei a trovare degli amici di mio padre.
_Dove?
_In una regione chiamata Auvergne, piena di boschi e con dei paesaggi bellissimi. Ma credo che mi annoierò, in mezzo a tutti quegli adulti che probabilmente parleranno solo di affari.
_Non hanno dei figli, questi amici di tuo padre?
_Purtroppo no. ... Vorrà dire che me ne andrò in esplorazione per conto mio. Tu, invece, che cosa farai?
_Andrò quasi sicuramente dai nonni, in campagna. Sai, i miei hanno organizzato un viaggio a Parigi, per festeggiare i loro quindici anni di matrimonio.
_Verrà anche Luca con te?
_Sì. Perché mi hai stretto la mano sulla collina?
_Ehm...Stavo sognando a occhi aperti. Immaginavo che potessi venire con me in Francia.
_Mi penserai?
_Certo che ti penserò! E ti telefonerò dai tuoi nonni per raccontarti le novità. Prima di partire voglio farti un regalo, però....