Il Blog di Angelo Petrosino
Sabato, 06 ottobre 2018
Ai ragazzi
Alcmane e il silenzio
Vi piacciono le poesie? A me sì, tanto. I poeti sono persone speciali. Sanno dire con poche parole ciò che noi sentiamo ma non sappiamo esprimere.
Oggi vi regalo in lettura la poesia di un poeta greco vissuto più di 2500 anni fa. Si chiamava Alcmane e la poesia è stata tradotta da un poeta italiano che si chiamava Salvatore Quasimodo.
Prima di leggerla, chiudete gli occhi e immaginatevi una notte serena, tranquilla, senza suoni, tra i monti, in riva al mare, in campagna, lontano dal mondo frenetico della città.
Dopo aver letto la poesia, richiudete gli occhi, respirate piano e pensate che il silenzio vi fa più bella la vita.
Ecco la poesia:
Dormono le cime dei monti
e le vallate intorno,
i declivi e i burroni;
dormono i rettili, quanti nella specie
la nera terra alleva,
le fiere di selva, le varie forme di api,
i mostri nel fondo cupo del mare;
dormono le generazioni
degli uccelli dalle lunghe ali.