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Il Blog di Angelo Petrosino

Giovedì, 11 ottobre 2018

Ai ragazzi

La storia

Quando avevo la vostra età, la storia non mi piaceva. Prima di tutto era molto noiosa. C'erano solo date da imparare a memoria, nomi di battaglie da ricordare e poco altro. Qualcuno vinceva, qualcuno perdeva, finiva una guerra, ne cominciava un'altra. Ogni tanto si parlava di un monumento e dell'artista che l'aveva progettato. Ma di chi l'aveva costruito non si diceva niente.

Con questo modo di studiare, non ti innamori certamente della storia. A me interessava conoscere altre cose. Volevo sapere come erano nate le città. Quali erano stati i rapporti tra genitori e figli. Com'erano, se c'erano, le scuole che frequentavano i bambini. Che cosa mangiavano in casa i ricchi e che cosa mangiavano, o non mangiavano, i poveri. E come si vestivano le persone? Come si riscaldavano? E della loro igiene, come si occupavano? Di quali malattie si ammalavano di più? E come le curavano?

Chi aveva costruito i ponti, le strade, le piramidi, le chiese, i castelli, gli acquedotti? Quanti schiavi e quanti operai erano morti durante la costruzione?

Quanti papà, quanti figli, quanti fratelli morivano in guerra? Nel libro di storia che si usava a scuola si parlava di sconfitte e di vittorie, mai di chi non tornava più a casa dopo una battaglia. O di chi ci tornava senza una gamba o un braccio.

Con le risposte a queste domande, la storia diventa molto più interessante e molto più utile da studiare. Ci permette di capire meglio il mondo di oggi e come siamo arrivati a vivere così.

Guardandoci indietro, ci rendiamo conto di quanti errori sono stati commessi, di quante ingiustizie hanno patito certi popoli, di quante falsità sono state diffuse.

Solo così possiamo sperare di non causare gli stessi mali in futuro a noi stessi e agli altri.

La storia 2

Un giorno mi sono detto. "Angelo, visto che ritieni tanto importante, utile e necessario conoscere la storia, perché non provi a raccontare la storia d'Italia in modo diverso, così da appassionare anche i bambini e i ragazzi?"

Ci ho riflettuto a lungo. Sarebbe stato un lavoro faticoso. Dovevo leggere tanti libri, tanto documenti, tanti romanzi, tante biografie, visitare tanti luoghi.

Ma ne valeva la pena. Così mi sono messo al lavoro e ho scritto tre volumi intitolati: VIAGGIO NELLA STORIA D'ITALIA CON VALENTINA 1, 2, 3.

Sono partito dalla storia di Roma per arrivare fino agli anni '50 del secolo scorso, quando avevo la vostra età. E' stata una lunga maratona, ma sono orgoglioso del lavoro fatto.

Io stesso, durante la composizione dei volumi, ho imparato tante cose che ignoravo oppure ho perfezionato la conoscenza di cose che già sapevo.

Per esempio, nel terzo volume ho raccontato com'era Torino alla fine dell'800. Per conoscerla meglio, mi sono fatto aiutare dai libri di uno scrittore che questa città ha amato quanto la amo io, cioè Edmondo De Amicis.

A proposito, il terzo volume è stato ripubblicato nel 2016(per festeggiare i 70 anni della nostra Repubblica) con il titolo BUON COMPLEANNO ITALIA.