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Il Blog di Angelo Petrosino

Giovedì, 18 ottobre 2018

Ai ragazzi

Bugie buone e cattive

Due giorni fa, alla presentazione del Libro Cuore di Valentina in una scuola di Torino, un bambino mi ha chiesto: "Ci sono bugie buone e bugie cattive?"

"Perché mi fai questa domanda?" gli ho chiesto a mia volta.

"Perché nel racconto C'è posta per Margherita, che è nel tuo libro, Lisetta scrive una lettera a Margherita fingendo che sia il figlio a scrivergliela. Cioè le dice una bugia".

"Tu hai capito perché lo fa?"

"Sì. Margherita sta per morire e Lisetta vuol farle credere che il figlio, che se n'è andato tanti anni prima, e che non si è più rifatto vivo, in realtà non si è mai dimenticato di lei e sta per tornare a trovarla".

"Secondo te, ha fatto male?"

"Forse no, però le ha detto una bugia".

Io ascolto sempre le osservazioni dei bambini, cerco di capirle a fondo ed esprimo la mia opinione.

A quel bambino ho risposto che le bugie cattive sono senz'altro quelle che offendono la verità, per fare del male a qualcuno. In questo caso si possono chiamare anche calunnie. Una cosa bruttissima da non fare mai.

Se qualche volta vi viene la tentazione di dirne una, pensate a come vi sentiresti se foste voi ad essere calunniati.

Quanto alle bugie buone, a volte si dicono per non far soffrire chi si trova in un momento difficile della sua vita. Quando poi sta meglio, la bugia può essere confessata.

Ma le bugie si possono dire anche quando si ha paura. E la paura va sempre rispettata, soprattutto se ad avercela sono i bambini.

Ritorneremo sull'argomento, che non è facile e sul quale si possono avere idee diverse.

Soluzione degli indovinelli del 17 ottobre 2018:

1.Il sole

2.L'ombra

3.La strada

4.Ce ne vuole una sola, ma assai lunga

5.Lo sguardo