La generosità di TazioIeri ho fatto un accenno a Tazio, l'amico del cuore di Valentina, come sanno le lettrici e i lettori dei miei libri. Tazio è stato un mio alunno e aveva proprio le qualità che gli attribuisco nelle mie storie. È a lui che mi sono ispirato per creare un personaggio tanto amato dalle bambine e dalle ragazze. Tazio era innanzitutto un bambino generoso. Negli anni in cui è stato mio alunno, avevamo nella nostra classe un bambino costretto a vivere su una sedia rotelle. ... continua
L'alunna più buona d'ItaliaIn questi giorni è stata premiata l'alunna più buona d'Italia. Si chiama Cloe Russo, ha 14 anni e vive a Carpi. Vi chiederete: cos'ha fatto per meritare il premio? È la più studiosa e la più tranquilla della classe? No, ragazzi. Chi è buono non è uno che se ne sta tranquillo e non disturba. Al contrario, è uno che si muove molto per fare delle cose per gli altri. Proprio come Cloe, che ha aiutato tanti suoi compagni non solo a fare i compiti. Ha dato una mano ... continua
Gâteaux a ParigiA Parigi ho dedicato due libri di Valentina: GITA DI CLASSE A PARIGI e COLAZIONE A PARIGI. Nei libri ho voluto rievocare i tanti posti di questa città che ho conosciuto da bambino. Li scoprivo uno dopo l'altro per lo più da solo. Prendevo di nascosto i biglietti della metropolitana dalla tasca della giacca di mio padre, e partivo in esplorazione senza dire niente a mia madre. Lei mi credeva giù a giocare in strada, io invece viaggiavo nei vagoni veloci dei treni. Quando ... continua
La vita a scuolaVi è capitato di sentirvi soli a scuola? Nel senso che siete stati isolati, esclusi dai giochi degli altri, magari dopo che vi hanno rivolto cattive parole e insulti? Può succedere, ma non bisogna accettarlo. Nessuno ha il diritto di umiliarvi e di farvi star male. Perciò dovete reagire. Se non ci riuscite da soli, dovete rivolgervi a chi può aiutarvi. Avete intorno a voi tanti adulti: genitori, nonni e, soprattutto, gli insegnanti. Di qualcuno vi fidate di più, perché ... continua
Puliamo il mondoIo insegnavo in una scuola alla periferia nord di Torino, non lontano dal punto dove scorre il torrente Stura, prima di confluire nel Po. Sulla sua riva destra c'erano grandi prati e un po' di alberi. Quando il tempo era bello, portavo i miei alunni a giocare. Ma facevamo anche un'altra cosa. Ci munivano di guanti e di sacchi neri e raccoglievamo i rifiuti sparsi in giro da persone distratte o maleducate. Tutti vi parlano della necessità di tenere pulito il mondo. Ma gli ... continua
I bambini si ammalanoDa bambino mi sono ammalato anch'io. Parlo di malattie serie. Per esempio, del tifo. Me lo presi mangiando una cozza cruda spruzzata con un po' di limone. Un gesto stupido. Ma perché nessuno mi aveva avvertito del pericolo che correvo? Comunque ricordo bene i giorni con la febbre altissima, i momenti in cui deliravo, i bicchieri pieni di spremuta che bevevo a ripetizione per immettere liquidi nel mio corpo prostrato. E mia madre che, seduta accanto al mio letto, mi ... continua
I bambini giocano"Durante l'intervallo, ci porti in cortile?" Non ho mai risposto di no ai miei alunni. Non solo era un loro diritto, ma faceva piacere anche a me vederli giocare, per capirli meglio. Nella scuola di periferia dove ho insegnato non c'erano spazi verdi protetti o giardini dove potevano giocare. Perciò il cortile della nostra scuola era l'unico luogo dove poter correre, saltare con la corda, giocare al pallone. Mi chiedevano sempre di fare l'arbitro durante le partite. ... continua
Lettere allo scrittoreRicevo molte lettere e rispondo sempre a tutte. La maggior parte sono lettere di ringraziamento per avere scritto i libri di Valentina. "Valentina mi ha aperto nuovi mondi", "Valentina mi ha permesso di precisare meglio a me stessa i miei sogni e le mie aspirazioni", "Sono meno intraprendente di lei, ma mi sforzo con il suo esempio di superare le mie timidezze e le mie paure". Io leggo queste lettere con molta attenzione, rifletto sulla capacità che hanno le ... continua
Libraie e librerieVoi frequentate le librerie? Ci andate da soli o con i vostri genitori? Avete una libreria preferita? O ne cercate una a caso? Io conosco molti librai e tante libraie. Sono persone straordinarie, soprattutto se curano un settore per l'infanzia. Vuol dire e che credono nei bambini e nei ragazzi e che hanno a cuore la formazione di futuri e affezionati lettori. Oggi voglio parlarvi di una di queste libraie. Si chiama Antonella e la sua libreria(colorata, calda, ... continua
Come si diventa scrittori?Diciamo subito una cosa. Diventare scrittori non è il destino di alcuni. Può invece essere un privilegio di tanti. Insomma, scrittori non si nasce, si diventa. Prendete me. Se qualcuno da piccolo mi avesse chiesto: "Cosa vorrai fare da grande?", avrei potuto rispondere qualsiasi cosa, ma non: "Vorrò fare lo scrittore". Figuriamoci. Sono cresciuto tra persone che erano andate solo qualche anno a scuola e in buona parte non sapevano né leggere né scrivere. Sto ... continua